30.01.2014

Il 60% degli italiani favorevoli alla legalizzazione dell’eutanasia

Il 60% degli italiani favorevoli alla legalizzazione dell’eutanasia

È stato presentato oggi il Rapporto Italia 2014, ovvero l?indagine che l?Eurispes presenta all?inizio di ogni anno per fotografare il Paese. Dal lavoro ai consumi, dalla propensione al voto fino alle abitudini alimentari l?indagine tocca tutte le tematiche di maggiore interesse per il dibattito pubblico.

Particolare attenzione va dedicata alle risposte ai quesiti sul tema del “fine vita”, seppur con un campione di sole 1.097 persone il sondaggio non si possa considerare pienamente rappresentativo della situazione italiana.

Per quest’anno si attesta al 58,9 la percentuale di quanti si dichiarano favorevoli all’eutanasia, con un incremento dell’8,8% rispetto all’anno 2012, quando solo il 50,1% si era espresso favorevolmente.

Al suicidio assistito – che determina la fine della vita con l’intervento di un medico anche in assenza di malattie – è contrario il 71,4% degli italiani (stabile dal 2012 quando la percentuale dei contrari era del 71,6%), ma ottiene comunque il favore di oltre un quarto della popolazione.

Qui probabilmente un ruolo decisivo lo giocano le parole: mentre gli italiani sembrano ormai disposti ad accettare il termine “eutanasia”, la parola “suicidio assistito” ha una valenza ancora troppo forte e la sua legalizzazione fa temere deviazioni da quella che sarebbe la sua regolamentazione.

Il testamento biologico registra un consenso in oltre i tre quarti della popolazione: il 71,7% del campione si è dichiarato favorevole con un aumento di quasi sei punti percentuali rispetto al 2012.

Dati notevoli, seppur con l’ampio margine di errore previsto per un campione così basso di persone sondate, soprattutto se si considera la marginalità data dall’informazione televisiva su tali tematiche negli ultimi anni.

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